Facebook spione ti segue nel camerino (e non solo)
Da sempre Facebook è impegnato nella dura lotta per debellare la piaga della privacy, e secondo un recente annuncio avrebbe conseguito l’ennesima vittoria: la possibilità di identificare i negozi visitati dagli utenti del social network, ed il fatto che vi si siano recati dopo averne vista la pubblicità, il tutto senza che lo smartphone debba essere estratto dalla tasca.
L’innovazione – se così possiamo definirla – consiste nello sfruttare (attraverso l’app ufficiale) i servizi di geolocalizzazione offerti dallo smartphone (GPS, reti Wifi, segnale telefonico), per tracciare gli spostamenti dell’utente ed incrociarli con i dati delle pubblicità visualizzate su Facebook.
In particolare, la società di Zuckerberg sarà in grado di raccogliere e comunicare ai venditori affiliati i seguenti dati:
- Quante persone visitano il negozio e dopo quanti giorni dalla visualizzazione della campagna pubblicitaria su Facebook.
- Quali pubblicità è più opportuno mostrare a ciascun utente, a seconda dei negozi visitati.
- Quali prodotti sono stati acquistati in negozio grazie alla pubblicità online.
- Informazioni demografiche e sociali sui compratori.
Il tutto è già stato sottoposto a sperimentazione reale: la catena di supermercati Francese E.Leclerc ha rilevato che, a fronte di 1.5 milioni di pubblicità visualizzate, ben il 12% degli utenti ha visitato il negozio nei successivi 7 giorni.
Per impedire che i propri spostamenti vengano monitorati costantemente, il consiglio è sempre lo stesso: disattivare i servizi di geolocalizzazione di smartphone e app, dove non strettamente necessario. Per quanto riguarda pubblicità invasive e moleste invece, è rimasto soltanto un luogo sicuro in cui rifugiarsi.
Per ora.
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